sabato, 23 nov 2024 16:21
Turismo e ambiente, Rosa: il solito slogan dell’era Pittella
08 giugno 2017, 14:32
Il capogruppo di Lb-Fdi commenta l’approvazione dei bilanci di Apt ed Ente Parco Gallipoli Cognato: “Per Matera 2019 solo fondi ordinari, i fondi per il Parco non sono sufficienti neanche a pagare i danni causati dai cinghiali”
(ACR) - “La promozione del turismo e delle bellezze naturali lucane si rivela il solito slogan dell’era Pittella. Dopo l’approvazione, in Consiglio regionale, del bilancio dell’Apt, l’Agenzia di promozione territoriale della Basilicata, e di quello dell’Ente Parco regionale Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane, ne abbiamo la riprova”. E’ quanto afferma il capogruppo di Laboratorio Basilicata – Fratelli d’Italia Gianni Rosa.
“Evidentemente – aggiunge - tutela dell’ambiente e promozione del nostro territorio per il Pd significano solo sperpero di denaro. Oltre 3 milioni di euro per la partecipazione all’Expò 2015, che, in pratica, sono serviti solo a pagare viaggi e soggiorni ai soliti ‘amici’, zero per gli Enti che operano sul territorio. Tutta la politica si riempie la bocca di Matera 2019 ma nell’ambito della discussione in Commissione Bilancio è emerso come il bilancio dell’Apt per l’anno 2017 prevede soltanto stanziamenti ordinari, quelli che ogni anno la Regione ha trasferito, e nulla di più rispetto ad un lavoro propedeutico per promuovere quello che sarà l’evento che dovrebbe servire alla nostra Regione ad entrare nelle mete turistiche internazionali. Una proposta progettuale, da parte dell’Apt, c’è ma non ci sono i fondi per attuarla. E’ evidente: siamo a giugno 2017, Matera 2019 è alle porte, e, se l’Apt non è messa in condizione di cominciare a lavorare sul turismo, come sempre arriveremo in ritardo o non ci arriveremo proprio”.
“Così come – prosegue Rosa - tutta la politica si è riscoperta ambientalista solo per raccattare qualche voto: le risorse che la Regione Basilicata trasferisce al Parco regionale Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane, per poter operare, sono insufficienti, ovvero sono inesistenti rispetto all’attività primaria del Parco, che è quella di promuovere l’ambiente e la bellezza del nostro territorio. I 450 mila euro che la Regione trasferisce al Parco servono solo a pagare gli stipendi. Non sono sufficienti neanche a pagare i danni causati dai cinghiali. Parliamo di quattro anni di arretrati. Insomma, nel bilancio del Parco non c’è un euro per svolgere l’attività istituzionale che è quella della promozione di quell’area bellissima che sostanzialmente questo Governo regionale sta abbandonando. Tanto varrebbe chiuderlo. E la maggioranza consiliare che fa? Esegue gli ordini del Governo regionale. Nessuno si rende conto che stanno facendo il gioco di chi vuole questa Regione morta”.