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“Giornate del Cinema Lucano”, interrogazione di M5s
07 agosto 2017, 09:48
Leggieri e Perrino chiedono chiarimenti sulla kermesse dedicata alla settima arte. “Forse visto lo stanziamento del contributo last minute, qualcosa non ha funzionato e, come al solito, a farne le spese è stata la trasparenza"
(ACR) - “Si è conclusa qualche giorno fa la quarta edizione delle ‘Giornate del Cinema Lucano’, la kermesse dedicata alla settima arte prodotta dalla Lucana Film Commission, fondazione a partecipazione regionale diretta da Paride Leporace. Proprio il direttore non si è fatto mancare niente per la sei giorni marateota: il ‘parterre de Roi’ ha visto la presenza di artisti del cinema nostrano come Ornella Muti, Leonardo Pieraccioni, Sergio Castellitto e Valeria Golino”. Lo affermano i consiglieri regionali del gruppo M5s, Gianni Perrino e Gianni Leggieri, che sulla manifestazione hanno presentato una interrogazione.
“La Regione Basilicata ha fatto sì che la manifestazione riuscisse alla perfezione e, oltre al lauto contributo che concede annualmente alla fondazione (ammontano a 4 milioni i fondi stanziati dal 2012), con una determina dello scorso 5 luglio, ha deciso di elargire alla Fondazione Lucana Film Commission anche un ulteriore contributo straordinario: circa € 150.000,00 rivenienti dalla riprogrammazione di € 389.500,00 erogati da Eni alla Regione Basilicata sulla base del Protocollo di Intenti sottoscritto il 18/11/1998”.
Rivolgendosi al presidente della Regione e all’assessore competente i due consiglieri chiedono se “per affidamenti di forniture e servizi di valore superiore ai 40 mila euro, la fondazione possa procedere autonomamente all’acquisizione di forniture, servizi senza ricorrere ad una centrale di committenza o all’aggregazione con una o più stazioni appaltanti aventi la necessaria qualifica (SUAB); se sia conforme al Codice dei contratti pubblici e alle linee guida Anac che la manifestazione di interesse e la determina in oggetto risultino del tutto prive: del valore stimato dell’appalto e delle altre informazioni richieste dalla legge e dalle linee guida Anac; dell’indicazione del possesso da parte della Fondazione dell’ iscrizione all’Ausa necessaria per procedere autonomamente agli acquisti di forniture e servizi di importo superiore a 40.000 euro; del preventivo e infruttuoso ricorso da parte della fondazione a strumenti telematici di negoziazione messi a disposizione dalle centrali di committenza qualificate secondo la normativa vigente (ad esempio Mepa Consip) e da Suab”.
Con l’interrogazione i due consiglieri interrogano il Presidente della Giunta regionale e l’assessore al ramo per conoscere “le adeguate motivazioni e una esauriente descrizione delle ragioni di estrema urgenza derivante da eventi imprevedibili e non imputabili alla fondazione che giustificherebbero il ricorso alla procedura negoziata senza preventiva pubblicazione di un bando di gara (artt. 59 e 63 del Codice dei contratti pubblici); la descrizione completa dei criteri e parametri di aggiudicazione conformemente al disposto dell’art. 95 del Codice dei contratti”. I due consiglieri chiedono, altresì. che “nel caso in cui la Giunta regionale rilevi, nel caso che ci occupa e anche sulla base di quanto innanzi dedotto e argomentato, la sussistenza di una o più anomalie e discrasie nella corretta applicazione da parte di Lfc del Codice ex D.Lgs. n.50/2016 e delle linee guida ANAC, quali azioni e/o provvedimenti la Giunta regionale intenda assumere per dare concreta attuazione quanto previsto dal comma 3 dell’art. 20 dello stesso Codice dei contratti pubblici, salvo l’esercizio delle eventuali azioni di responsabilità e di risarcimento danni nei confronti del Direttore di Lfc”.
“Forse – sottolineano i due consiglieri - data la straordinarietà del contributo e visto lo stanziamento last minute, qualcosa non ha funzionato per il verso giusto e, come al solito, a farne le spese sono state la trasparenza e, probabilmente, anche la corretta applicazione delle norme sugli appalti. Difatti, andando ad incrociare le informazioni con la documentazione a nostra disposizione, emergono chiarissime alcune gravi lacune relative alla gestione e all’affidamento dell’appalto relativo alle giornate marateote. Solo il 29 giugno 2017 Leporace decideva di avviare una procedura di manifestazione di interesse, con scadenza per la presentazione delle domande fissata alle ore 10 del 5 luglio 2017, con un avviso pubblicato solo ed esclusivamente sul portale della fondazione”.
“La manifestazione di interesse – continuano Perrino e Leggieri – risultava, inoltre, priva delle informazioni imposte dalla normativa e dalle linee guida Anac come, ad esempio: il valore stimato dell’appalto; l’indicazione del possesso da parte della fondazione Lucana Film Commission dell’iscrizione all’Anagrafe Unica delle Stazioni Appaltanti (Ausa); il preventivo e infruttuoso ricorso della fondazione a strumenti telematici di negoziazione messi a disposizione dalle centrali di committenza; le adeguate motivazioni del ricorso alla procedura negoziata senza preventiva pubblicazione di un bando di gara; la descrizione completa dei criteri e parametri di aggiudicazione conformemente al disposto dell’art. 95 del Codice dei contratti. Le stesse informazioni risultano assenti anche nella determina che Leporace dispone per l’aggiudicazione al costituendo raggruppamento di imprese (Rti) “Tyche Productions S.r.l. e HQ Event&Production S.r.l.”, che assegna il contributo di 94 mila euro più iva 22% (pari ad ulteriori 20.680 euro) per la realizzazione dell’evento”.
“Purtroppo – aggiungono gli esponenti di M5s - ci rincresce sottolineare che non è la prima volta che ci troviamo davanti a tale opacità da parte della Lucana Film Commission. Nei mesi scorsi avevamo ricevuto risposte elusive e parziali ad una serie di quesiti posti sull’operato di Leporace e sulla fondazione, quesiti che saremo costretti a riproporre nelle prossime settimane”.
“Se Paride Leporace - concludono i due consiglieri - ha definito le ‘Giornate di Maratea un punto di snodo per una crescita collettiva del settore e anche nostra’, noi, invece, temiamo che, senza trasparenza, a crescere saranno solo le passerelle estive, utili a riempire le pagine patinate di qualche rotocalco estivo. Ma nulla più”.




