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Gestione parchi archeologici, approvata pdl Mollica
18 settembre 2018, 17:27
La normativa indica le linee di indirizzo e le modalità di promozione, gestione e valorizzazione delle aree archeologiche. Via libera anche alle modifiche alla legge regionale n. 16/2016, (Istituzione del nido familiare con ‘Tagesmutter – mamma di giorno)
(ACR) - Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 13 voti favorevoli di Pd, Psi, Ri, Udc, Pp, Romaniello del Gm e Castelluccio e 2 astensioni del M5s) una proposta di legge sulle “Disposizioni in materia di fruizione, gestione e valorizzazione delle aree e dei parchi archeologici”, d’iniziativa del consigliere Francesco Mollica (Udc).
Il parco archeologico – si legge nella relazione alla proposta di legge – costituisce l’alternativa territoriale al museo. Non luogo chiuso dove fruire di beni archeologici per lo più mobili e rimossi dall’originario contesto di rinvenimento, bensì un luogo all’aperto in cui il bene archeologico è conservato e fruito nella sua collocazione originaria e mantiene il valore storico del quale è portatore, in simbiosi con il paesaggio e con l’ambiente nel quale è inserito”.
Il progetto normativo, che recepisce le Linee guida per la costituzione e la valorizzazione dei parchi archeologici e muove dal combinato disposto della legge regionale n. 27/2015 (Disposizioni in materia di patrimonio culturale, finalizzato alla valorizzazione gestione e fruizione dei beni materiali ed immateriali della Regione Basilicata) e del progetto regionale “Basilicata 2019 – Scaviamo il futuro”, si prefigge di indicare linee di indirizzo e modalità di promozione, gestione e valorizzazione delle aree archeologiche già esistenti sul territorio così che esse possano trasformarsi in altrettanti parchi archeologici. La legge consente, inoltre, di valutare i piani dei Parchi (presenti e futuri) e funge da raccordo tra le varie rappresentanze locali e gli enti, anche di studio e di ricerca, presenti sul territorio.
Su proposta del consigliere Mollica (Udc) approvata all’unanimità anche modifica alla legge regionale n.16/2016, (Istituzione del nido familiare con ‘Tagesmutter – mamma di giorno), in base alla quale i riconoscimenti professionali ed i requisiti necessari per lo svolgimento di questa attività possono essere acquisiti anche fuori regione.