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Fondi di rotazione, Santarsiero: importante opportunità
18 ottobre 2018, 12:12
Il presidente del Consiglio regionale è intervenuto alla giornata di studio che si è svolta a Potenza presso la sala Inguscio della Regione
(ACR) - “E’ fondamentale la tutela, salvaguardia e valorizzazione del ruolo delle professioni tecniche spesso mortificate e marginalizzate da procedure equivoche, incerte, se non proprio oscure, con cui nella fretta di accedere ed utilizzare i contributi si consente di superare i criteri della trasparenza, della qualità e della meritocrazia ponendo la questione della qualità progettuale in secondo o terzo piano, con meccanismi che non possiamo accettare, dove spesso si offre la propria prestazione in maniera non ufficiale e senza responsabilità in attesa di futuri compensi”.
Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Vito Santarsiero, intervenendo alla giornata di studio sul tema “Strumenti per la progettualità: i fondi di rotazione”, che si è svolta a Potenza, presso la sala Inguscio della Regione Basilicata, su iniziativa di enti e associazioni professionali.
“Il nostro Paese per crescere – ha aggiunto - ha bisogno delle sue professioni tecniche , rappresentiamo uno degli asset principali della nostra società, il futuro passa attraverso professionisti che devono essere messi nella condizione di offrire il meglio della loro professionalità al Paese, e il Fondo Rotativo, gestito e messo a disposizione da Cassa depositi e prestiti, va in questa direzione. Come in questa direzione va un disegno di legge approvato dall’Ufficio di Presidenza sull’Equo compenso, sollecitato anch’esso dalla Fondazione Inarcassa e dal suo presidente Egidio Comodo in prima persona, oggi all’attenzione della nostra Prima commissione consiliare”.
“Altro contesto in cui si colloca questa iniziativa – ha detto Santarsiero - è quello del sostegno agli Enti locali. Nel nostro Paese abbiamo una situazione di grave caos istituzionale, la riforma del Titolo V è rimasta monca, mancano le leggi di attuazione, non chiare sono le competenze, non vi è il Codice delle autonomie locali, i Comuni vivono una condizione di grande difficoltà. Ma senza Comuni non vi è possibilità di crescere, l’Italia non cresce se non crescono i Comuni, tutelarli e sostenerli significa sostenere lo sviluppo del Paese. Ed una delle cose da far crescere nei nostri Enti locali è proprio la spesa per investimenti che necessita inevitabilmente di finanziamenti per la progettazione di opere pubbliche. È così che nasce – ha continuato - una nostra legge regionale di grande rilevanza, approvata lo scorso 18 settembre, la n. 23 del 2018, quella sul fondo unico degli Ee.Ll., una legga che per il 2019 ha già una dotazione di circa 3mln di euro, destinata a sostenere i Comuni su più fronti e tra questi l’accesso al fondo rotativo, perché i Comuni devono poter pianificare, progettare, accedere ai tanti e vari strumenti di sviluppo con i tempi giusti e diventare soggetti attuatori trasparenti, efficaci ed efficienti”.
Chiudendo il suo intervento il presidente del Consiglio regionale ha parlato della pianificazione strategica. “Essa – ha precisato - è centrale se si vuole evitare di avere risorse, far bene le procedure, la progettazione e poi la esecuzione di un’opera, senza però far diventare quell’opera funzionale ad un reale processo di sviluppo. Siamo carenti, per vari motivi, a livello regionale, a livello comunale e a livello nazionale. Aiuteranno i fondi rotativi a migliorare la situazione ma resta un problema culturale e normativo. Tra i casi di Pianificazione strategica carente il Sistema nazionale infrastrutture e trasporti”.
L.C.