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Abolizione listino, approvata modifica art. 25 Statuto
06 novembre 2018, 21:17
La modifica della norma statutaria, coerente con le norme contenute nella nuova legge elettorale regionale, prevedono anche l’attribuzione di un premio di maggioranza alla coalizione di cui è espressione il candidato eletto Presidente
(ACR) - “La legge disciplina i criteri per la presentazione delle candidature e promuove un sistema elettorale ispirato ai principi di governabilità, di piena rappresentanza democratica e di tutela della minoranza, alla rappresentanza dei territori e alla rappresentanza dei due generi. I consiglieri sono eletti a suffragio universale e diretto mediante liste provinciali di candidati. La legge elettorale prevede un premio di maggioranza attribuito alla coalizione di cui è espressione il candidato eletto Presidente della Regione e che verrà attribuito con esclusivo riferimento alle liste Provinciali”. E’ questo il nuovo testo del comma 2 dell’articolo 25 dello Statuto della Regione Basilicata.
La modifica di questo articolo, proposta dai consiglieri Napoli e Castelluccio e coerente con le norme contenute nella nuova legge elettorale regionale (legge regionale n. 20/2018), è stata approvata, oggi, in seconda lettura dal Consiglio regionale all’unanimità.
Il progetto normativo, composto di un solo articolo, pone l’attenzione sul cosiddetto “listino regionale”, “un meccanismo elettorale - si legge nella relazione al provvedimento -, attraverso il quale in Consiglio regionale, in spregio ai più elementari canoni della democrazia, entrano a far parte consiglieri che, non eletti direttamente dal corpo elettorale, sono designati dai partiti”.
“Tale scelta e la connessa impossibilità per i partiti politici di attribuire seggi in Consiglio regionale a quanti non siano stati eletti direttamente dal corpo elettorale – viene precisato nella relazione – giova, nelle intenzioni del legislatore, a porre rimedio al fenomeno della deresponsabilizzazione dei rappresentanti non eletti rispetto alle esigenze delle comunità di riferimento ed è in linea con i principi ispiratori della maggior parte delle leggi elettorali emanate dalle altre Regioni italiane a statuto ordinario che hanno legiferato in materia”.