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“Ecomusei, case di comunità”, approvata proposta di legge

06 novembre 2018, 21:27

Il testo, proposto da Lacorazza (Pd), definisce un luogo di comunità con la forma dei musei permanenti, mirante a studiare, conservare e promuovere l’identità collettiva e il patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico locale

(ACR) - Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una proposta di legge d’iniziativa del consigliere Lacorazza (Pd) in materia di “Ecomusei, case di comunità”.

La tutela del territorio da parte delle singole comunità, insieme alla valorizzazione delle specificità locali costituiscono i tratti fondativi del progetto normativo che è teso a creare le condizioni per un patto con il quale la comunità si prende cura di un territorio. In questa prospettiva, il modello ecomuseale va a connotarsi come realtà orientata a favorire lo sviluppo sostenibile del territorio, attraverso la valorizzazione e la messa in rete delle dinamiche culturali locali, la creazione di sinergie con il settore turistico, l’attenzione all’ambiente e la promozione delle logiche della sostenibilità. “L’ecomuseo – si legge all’art.2 della legge - è un luogo di comunità avente la forma dei musei permanenti, mirante a studiare, conservare e promuovere l’identità collettiva e il patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico locale”.

Con la proposta di legge si mira a creare una rete locale di esperienze di cittadinanza attiva per sensibilizzare alla lettura del valore del paesaggio le popolazioni che vi abitano e per innescare processi di cooperazione e scambio all’interno delle stesse comunità, con particolare attenzione al mondo della scuola e alle esperienze di alternanza scuola lavoro. Il testo normativo prevede anche la promozione degli “Statuti dei luoghi” (uno strumento a carattere normativo adottato dalle Amministrazioni locali e redatto attraverso un percorso che ha lo scopo di facilitare la comunità nel ri-costruire ed esprimere la consapevolezza di sé e del luogo per individuare ciò che ha un valore, una storia, un significato da difendere), la tutela e valorizzazione del patrimonio idrico lucano, a partire dai laghi e il sostegno a processi e progetti che attraverso la cultura, la valorizzazione del paesaggio e l’ambiente favoriscano politiche di coesione sociale e di inclusione di persone con disabilità.

Le risorse e il sostegno alle attività (100 mila euro per il 2019) sono individuate nella programmazione prevista dalla L.R. 22/1988 “Norme per la programmazione e lo sviluppo delle attività educative e culturali sul territorio regionale”, L.R. 37/2014 “Promozione e sviluppo dello spettacolo” e L.R. 27/2015 “Disposizioni in materia di patrimonio culturale, finalizzate alla valorizzazione, gestione e fruizione dei beni materiali ed immateriali della Regione Basilicata”. Le spese per la realizzazione delle attività degli Ecomusei vengono coperte da fondi messi a disposizione dalla Regione Basilicata a valere sui Programmi operativi comunitari Fesr, Fse, Feasr e Fsc.
 

Redazione Consiglio Informa

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