sabato, 23 nov 2024 00:13
Mollica: primarie sarebbero motivo di divisione
14 gennaio 2019, 18:34
Il consigliere regionale, con Scaglione e Molinari: "Chiediamo uno sforzo da parte di tutti a rimettere in campo la politica senza veti e preclusioni ma anche senza dogmi precostituiti, al fine di costruire o ricostruire una coalizione vincente"
(ACR) -
"La proposta di primarie nel Centrosinistra e contestualmente di aprire il dialogo con le aree politiche che hanno costituito la forza della ragione nella vittoria alle regionali del 2013, rappresentava per noi dell’area moderata un punto di arrivo e non di partenza. E non era un caso che le avevamo proposte, inascoltati, a Novembre del 2018. I segnali negativi che arrivano, se pur non in maniera ufficiale, ma quasi a porre sbarramenti e limiti alle prove di dialogo costruttivo dell’area politica in cui ci collochiamo, se da un lato non aiutano alla distensione nascondendo quasi una sorta di paura del confronto aperto su programmi ed azioni da mettere in campo, dall’altro ci autorizzano a dire che non siamo irrigiditi su uno schema che potrebbe non unire ma aumentare il divario tra le forze politiche stesse. Per questo motivo abbiamo sostenuto e ribadiamo che oggi sono intempestive ed immotivate mancando una chiarezza vera nel maggior partito della coalizione".
È quanto sostengono, in una dichiarazione congiunta, il consigliere regionale Francesco Mollica (Centristi - Italia del Meridione) ed i portavoce di Centro democratico + Europa Luigi Scaglione e Massimo Maria Molinari).
"Sarebbero e sono un motivo di divisione - aggiungono Mollica, Scaglione e Molinari -, come dimostrano le prese di posizione della giornata di oggi, e non favoriscono la costruzione di una coalizione larga ed attrattiva. Per questo chiediamo uno sforzo da parte di tutti a rimettere in campo la politica senza veti e preclusioni ma anche senza dogmi precostituiti, al fine di costruire o ricostruire una coalizione vincente. Abbiamo pertanto deciso, conformemente alle riserve espresse al tavolo regionale, di non partecipare a questo tipo di consultazione e di valutare le modalità di condivisione di una programma politico che si caratterizzi per una idea di società plurale, libera, democratica ed europeista dove più che i destini dei singoli contano gli interessi dei lucani. E lo spettacolo nazionale che 5 Stelle e Lega stanno offrendo, crediamo suoni come un monito anche per la nostra Regione. Fare subito, fate presto".