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Dichiarazioni Leggieri, la replica di Scaglione
01 febbraio 2019, 12:39
Il coordinatore della Struttura Informazione, Comunicazione ed eventi contesta “il nuovo attacco alla mia professionalità, scomodandola e confondendola con il ruolo di rappresentante di una forza politica, diritto inalienabile ed inconfutabile”
(ACR) - “Leggo con stupore, ma neanche tanto, e comprendendone la genesi e la musa ispiratrice tipicamente locale, il nuovo attacco dell’esimio consigliere regionale Leggieri del M5s alla mia professionalità, scomodandola e confondendola con il ruolo di rappresentante di una forza politica, diritto inalienabile ed inconfutabile”. E’ quanto afferma Luigi Scaglione, coordinatore della Struttura Informazione, Comunicazione ed eventi del Consiglio regionale della Basilicata, replicando alle affermazioni del consigliere regionale del Movimento cinque stelle Gianni Leggieri (vedi notizia pubblicata da questa Agenzia alle 12,03 di oggi dal titolo “Leggieri: ‘Da Scaglione analisi superficiali e faziose’”).
“Tolgo subito il dubbio – aggiunge Scaglione - che si appalesa nella nota stampa: non ho alcuna intenzione di candidarmi alle elezioni regionali e quindi non confondo, come ho sempre fatto, il ruolo politico con quello lavorativo. Condivido appieno il fatto che ci siano giovani comunicatori di belle speranze e di riconosciute capacità migliori delle mie, ma non consento di metterle in discussione rispondendo cosi alla domanda di ‘Quanti sono i giovani comunicatori ai quali è stato consentito, con un ricambio generazionale anche all’interno del Consiglio regionale, l’accesso agli enti locali senza essere state vittima di sfruttamento e precariato politico?’.
“Non consento però assolutamente a nessuno - conclude Scaglione - di giudicare il mio libero pensiero e la capacità di relazionarmi con il mondo intero. I giudizi politici ricadono su chi li confuta e su chi li ispira in una sorta di commistione molto pericolosa che il clima preelettorale non giustifica. Noto che anche questa volta il Consigliere Leggieri o chi per lui, cita la cifra del mio compenso largamente spropositata e fuori dalla realtà certificata dalle dichiarazioni dei redditi e dal contratto che è pubblico e certificato e procederò, questa volta senza indugio, alla denuncia querela con richiesta di danni pari alla evidente differenza tra quanto percepito e quanto dichiarato dal suddetto”.