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Misure faunistico - venatorie, Sileo replica a Braia
06 giugno 2019, 09:10
L’esponente della lega suggerisce al consigliere "di porre in essere iniziative costruttive e non di sterile propaganda. Non è così facendo che ci si dimentica il recente passato che l’ha visto attore protagonista dei disastri della nostra agricoltura”
(ACR) - “L’attacco ingiustificato del collega Braia merita ancora una volta una risposta chiara, seria e trasparente. Il problema dei cinghiali è ancora un’emergenza così come lo era quando, l’allora assessore alle politiche agricole, Luca Braia, vantava di aver risolto il problema con la formazione di un grande esercito di cacciatori atto ad eradicare i cinghiali e ristabilire il giusto equilibrio con il mondo agricolo. A tal proposito ricordo al consigliere le delibere della Giunta regionale n. 343/2016, n. 148/2017, n. 207/2018 e n.151/2019 con la quale si consente l’esercizio di prelievo del cinghiale tutto l’anno secondo le varie modalità di caccia e controllo selettivo. Vorrei ricordare ancora a Braia l’abrogazione del disegno di legge a firma di Robortella, consigliere ed ex collega di partito, sulle ‘Misure straordinarie per contrastare l’emergenza cinghiali in Basilicata’”. E' quanto afferma la consigliera regionale della lega Dina Sileo.
“Per quanto riguarda il Calendario venatorio, invece - aggiunge Sileo -, è corretto ricordare al caro ex assessore Braia che il Tar di Basilicata su ricorso n. 00447/2016 Reg. Ric. e relativa sentenza n. 00571/2017 pubblicata 09/08/2017, bocciava il Calendario venatorio, in seguito il Consiglio di Stato, su ricorso n.01508/2018 e relativa Sentenza n.03852/2018, bocciava il Calendario venatorio ed infine per l’annata venatoria 2018/2019, il tesserino regionale di caccia veniva integrato e consegnato il 14/12/2018 ai cacciatori lucani. Suggerirei al consigliere di porre in essere iniziative costruttive e non di sterile propaganda. Non è così facendo che ci si dimentica il recente passato che l’ha visto attore protagonista dei disastri della nostra agricoltura”.