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Risarcimento danni, Perrino: all'Eni nessuno sconto
20 luglio 2019, 12:27
Il consigliere regionale del M5s: “La regione ci aggiorni sulla richiesta di risarcimento danni nei confronti di Eni”. Interrogazione per conoscere “quali gli orientamenti del Governo regionale in merito al rinnovo della concessione”
(ACR) - "Ci sono molte aspettative sul rinnovo della concessione ad Eni per le estrazioni petrolifere. Sarà un passo cruciale e decisivo per il futuro della nostra regione e di sicuro si dovrà tenere conto del disastro causato a causa dell’ingente sversamento di petrolio emerso nel febbraio 2017”.
Ad affermarlo il consigliere regionale del Movimento cinque stelle, Giovanni Perrino, che prosegue affermando: “per comprendere l’entità e la drammaticità di quanto accaduto a Viggiano basta leggersi la diffida ad Eni che la Regione Basilicata inviò in data 14 marzo 2017. La fuoriuscita di sostanze dai pozzetti dell’ Asi di Potenza antistanti al Cova è la conseguenza di una serie di situazioni critiche che si trascinavano addirittura dal 2008”.
“Il 23 aprile 2019 il dott. Francesco Curcio, Procuratore della Repubblica di Potenza – ricorda Perrino - comunicava la chiusura delle indagini a carico di tredici persone (tra cui 5 membri, pubblici ufficiali, facenti parte del Ctr (Comitato Tecnico Regionale) e di una persona giuridica, l’Eni s.p.a., per i reati di disastro ambientale, abuso d’ufficio, falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale”.
“Le notizie ufficiali – aggiunge il consigliere M5s - e i dati a disposizioni (alcuni già confermati dalla stessa Eni s.p.a.) ci dicono che in 16 anni sono stati contaminati e compromessi 26mila metri quadri su un'area di 180mila intorno al Cova (Centro Oli Val d’Agri); secondo la Magistratura sono state smaltite irregolarmente oltre 854mila tonnellate di sostanze altamente inquinanti e pericolose. Appaiono, quindi, palesi ed enormi i danni, patrimoniali e non, arrecati all’ambiente ed al territorio lucano (tra i quali la compromissione del reticolo idrografico della Val d’Agri), con gli immani rischi sanitari correlati”.
“Ad oggi risulta che la Regione Basilicata ha avviato l'iter per promuovere un’azione legale nei confronti del cane a sei zampe: la delibera 62/2019 autorizza l’ufficio legale regionale ad intraprendere ogni azione utile per ottenere un risarcimento dei danni da parte di Eni e, congiuntamente, a costituirsi in giudizio nei procedimenti a carico dell’azienda. Riteniamo fondamentale – sostiene Perrino - conoscere quali azioni sono state messe in campo dagli uffici per attuare quanto previsto dalla delibera e di conoscere gli orientamenti del Governo regionale in merito al rinnovo della concessione. Questo è il contenuto – spiega il consigliere - di un’interrogazione protocollata nei giorni scorsi”.
“Per mantenere la dignità alta e dare una parvenza di credibilità a questa regione crediamo sia indispensabile non fare alcuno sconto a chi ha maltrattato il nostro territorio. Crediamo che questa sia l’unica via possibile da intraprendere. Le operazioni di greenwashing, come il protocollo firmato qualche giorno fa tra Eni e Coldiretti, non saranno mai sufficienti – conclude Perrino - a farci dimenticare quanto successo in 16 anni di estrazioni petrolifere. Noi siamo lucani, noi non dimentichiamo”.