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Autonomia differenziata, centro sinistra: no a secessione

23 luglio 2019, 16:41

I consiglieri Braia, Cifarelli, Pittella, Polese e Trerotola hanno organizzato un incontro con i sindaci “per fare fronte comune e coinvolgere i cittadini lucani e le loro rappresentanze su un tema dirimente per la Basilicata e per il Mezzogiorno”

© 2013 - Un momento dell'incontro

© 2013 - Un momento dell'incontro

(ACR) - “No all’impostazione attuale, coinvolgimento dei consigli comunali e della comunità per sensibilizzare e condividere le conseguenze di scelte che possono mettere a rischio i servizi essenziali per la cittadinanza. E’ questa la sintesi della posizione espressa dai Sindaci e amministratori coinvolti, in attesa di conoscere la posizione che il Presidente della Regione Bardi e la sua maggioranza vorranno assumere in merito al tema dell’autonomia differenziata e al futuro della Basilicata ad oltre 20 giorni dall’impegno preso in Consiglio il primo luglio scorso.” Lo affermano i consiglieri del centro sinistra Braia, Cifarelli, Pittella, Polese e Trerotola, organizzatori dell’incontro che si è svolto oggi.

“Abbiamo intenzione di tenere accesi i riflettori - proseguono i consiglieri regionali del centrosinistra - e di coinvolgere nelle prossime settimane i cittadini e le cittadine lucane e le loro rappresentanze su un tema dirimente per la Basilicata e per il Mezzogiorno. La direzione intrapresa dalle tre regioni del Nord che avanzano richieste di autonomia e dal Governo porta a una situazione pericolosa in cui le regioni con il Pil più alto potranno avere più risorse per sanità, istruzione e trasporti a discapito di quelle economicamente più deboli, venendo meno al principio di perequazione e solidarietà che invece dovrebbe garantire uguali livelli delle prestazioni sociali e civili a tutti i cittadini italiani, ovunque residenti”.

“Si intende chiedere al Governo nazionale – aggiungono Braia, Cifarelli, Pittella, Polese e Trerotola - di procedere nella sottoscrizione di intese con le Regioni richiedenti solo dopo l’esplicita approvazione dei Lep, i livelli essenziali delle prestazioni, non ancora determinati, quale precondizione per attribuire le risorse in modo differenziato, garantendo uguali diritti per ciascun cittadino italiano. Dalle attuali regole per il federalismo fiscale relative ai Comuni vanno eliminate le distorsioni quali il ‘target perequativo al 50%’, dal momento che la Costituzione prevede la perequazione integrale. Insieme ai Sindaci accompagneremo le istanze a livello di Anci e di Regione Basilicata, con un auspicato coordinamento con le Giunte degli altri comuni della Basilicata e delle altre Regioni dell'Italia meridionale, per arrivare a una proposta unitaria che vada nella direzione dell'efficienza e della solidarietà e che porti alla piena attuazione di tutti i principi del federalismo, dalla verifica dei costi e dei servizi offerti, alla perequazione infrastrutturale”.

“Parteciperemo, infine - concludono i cinque consiglieri -, con le amministrazioni che aderiranno alla campagna informativa, ai consigli comunali aperti ai cittadini e in presenza di esperti che saranno convocati, per informare sui rischi economici e soprattutto sociali connessi al tema dell’Autonomia differenziata.”







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