sabato, 23 nov 2024 20:50

Vai all'archivio
Stampa Invia

Petrolio, M5s: Cupparo smentisce i giudici del Riesame

29 luglio 2019, 16:10

I consiglieri ricordano che per il tribunale “a Viggiano la dirigenza dell'Eni ha improntato ‘costantemente’ la gestione del Centro olio alle ‘strategie aziendali di massimizzazione dei profitti, a fronte dei quali il danno all'ambiente era previsto”

(ACR) - “Il forzaitaliota assessore regionale alle Attività produttive, Francesco Cupparo, sostiene che ‘la questione centrale non è quella di chiedere alle società petrolifere di fare alcune azioni sul territorio quanto di concordare insieme cosa fare superando la tesi di ‘demonizzazione’, che non ha riscontri oggettivi, in base alla quale solo perché sono ‘petrolieri’ sono nemici del nostro territorio’. Insomma, l’assessore Cupparo finisce con lo smentire non solo Gianni Leggieri, ma soprattutto i giudici del Tribunale del Riesame di Potenza che hanno definito ‘pratiche industriali criminali’ quelle realizzate da Eni a Viggiano”. E’ quanto affermano i consiglieri regionali del Movimento cinque stelle Gianni Leggieri, Giovanni Perrino e Gino Giorgetti.

“Tanto si legge - aggiungono Leggieri, Perrino e Giorgetti - nelle motivazioni dell'ordinanza con cui a fine maggio il Riesame ha confermato gli arresti domiciliari nei confronti di Ruggero Gheller, ex responsabile del Distretto meridionale dell’Eni, che ha sede proprio nella capitale petrolifera della Val d’Agri, e l’ex ‘operation manager’ di stanza in Basilicata, Andrea Palma. Secondo il Tribunale del Riesame, a Viggiano la dirigenza dell'Eni ha improntato ‘costantemente’ la gestione del Centro olio alle ‘strategie aziendali di massimizzazione dei profitti, a fronte dei quali il danno all'ambiente era previsto, conosciuto e concretamente voluto in quanto alternativa fattuale alla riduzione dei volumi di produzione’. E, ancora, si legge nell’ordinanza: ‘il totale disprezzo per il pubblico interesse alla salute e all'integrità dell'ambiente, l'adesione incondizionata a logiche aziendali perverse, cinicamente orientate verso l'accumulo di profitti ad ogni costo, la ricerca dell'approvazione del proprio operato in vista di progressioni di carriera, la sostituzione dei dipendenti ‘scomodi’ come il Griffa, considerato una spina nel fianco o addirittura un elemento di disturbo del regolare svolgimento di pratiche industriali criminali’”.

Redazione Consiglio Informa

argomenti di interesse

Per visionare il contenuto è necessario installare Adobe Flash Player

contenuti correlati

M5S: DA ISTITUTO SUPERIORE SANITÀ IMMOBILISMO

“Nessun controllo dalla Regione”

Trattativa Total, Cifarelli: aprire una nuova fase

Per il capogruppo del Pd “possiamo decidere di guardare esclusivamente al presente e contrattare qualche regalia oppure considerare le nostre risorse una leva per la crescita sociale ed economica di una terra generosa e laboriosa”

Petrolio, Baldassarre: istituire commissione straordinaria

Per il vice presidente del Consiglio “bisogna fermarsi, ragionare e prendere decisioni, ma soprattutto farsi rispettare da chi pensa di arricchirsi con le risorse della nostra terra”

Petrolio, Braia: Total e Tecnimont devono pagare aziende

Per il consigliere di Avanti Basilicata “non può esserci nessun altro tipo di futuro se non si salda il conto con il passato”