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Giuliano: “Fare rete per la tutela dei minori”
31 luglio 2019, 14:41
Negli incontri organizzati dal garante dell’infanzia in collaborazione con il Tribunale dei minori e rappresentanti del progetto Fami, è stata ribadita la necessità “di puntare sulla formazione delle famiglie e sulla figura del tutore legale dei minori”
(ACR) - Promuovere buone pratiche per migliorare la rete di assistenza ai minori e pubblicizzare il corso di formazione per tutori legali. Sono gli obiettivi dei due incontri svolti nei giorni scorsi a Matera e Potenza, dal garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza Vincenzo Giuliano in collaborazione con il Tribunale dei minori di Potenza e rappresentanti del progetto Fami (Fondo asilo, migrazione, integrazione). Hanno preso parte alle iniziative gli attori principali della rete di solidarietà impegnata sul territorio.
Insieme ai rappresentati del progetto Fami, Giuseppe Marino e Angela Bitonti, Giuliano ha incontrato, nella Città dei Sassi, il vescovo Monsignor Caiazzo, la direttrice della Caritas Diocesana di Matera, Anna Maria Cammisa e la responsabile del Servizi Sociali del Comune di Matera, Caterina Rotondaro mentre a Potenza il Csv di Basilicata (Centro servizi volontariato) con la sua direttrice Tina Paggi.
Giuliano ha spiegato “l’importanza del confronto e del dialogo con chi è impegnato in prima linea nell’accogliere le istanze della comunità, ed in particolare delle famiglie con minori, affinché si possa diffondere la conoscenza dei diritti di bambini e adolescenti”.
“La Basilicata – ha sottolineato - si attesta ai primi posti per quanto riguarda l’assistenza ai minori da parte delle famiglie. Le cure e le amorevoli attenzioni nei confronti di bambini e adolescenti, però, devono essere accompagnate da una maggiore conoscenza di quelli che sono i diritti dei minori. Sarebbe bello se riuscissimo a dare a queste famiglie gli strumenti e le informazioni necessarie per avere più consapevolezza del ruolo che i grandi possono avere nel percorso di crescita dei più piccoli. Per questo - ha concluso - c’è la necessità di fare rete ma anche quella di puntare sulla figura dei tutori legali dei minori”.