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Polo museale Basilicata, Quarto sostiene petizione Cisl

31 agosto 2019, 09:10

Per il consigliere regionale di Basilicata positiva “ bisogna utilizzare ogni strumento per evitare la chiusura”

(ACR) - “La Basilicata non può perdere la sua autonomia culturale, se così fosse ci sarebbero drammatiche ricadute sotto l’aspetto economico. Togliere a Matera la gestione di una pluralita’ di sedi di grande importanza come Venosa, Policoro, Metaponto significa privare il territorio di strutture di riferimento indispensabile per garantire l’evoluzione e lo sviluppo dell’intero meridione”. 

Lo afferma il consigliere regionale di Basilicata positiva, Piergiorgio Quarto per il quale “i musei non possono essere gestiti on line, impossibile avere un quadro organizzativo unitario da Bari a Grumento come vorrebbe il ministro Bonisoli, autore del contestato provvedimento di soppressione del Polo museale lucano. Il decreto privo di logica giustificativa, con bozze redatte il 14 agosto e presentate ai sindacati il 16 agosto (le date sono significative) è il risultato di un disegno centralista, con nuove poltrone dirigenziali portate (tanto per cambiare) a Roma”. 

“Questa operazione – dice - rappresenta per noi lucani una grande sconfitta, occorre riflettere sul fatto che lo stesso ministro che a gennaio ha fatto passerella con Matera Capitale della cultura 2019, dimentico dell’importante precedente, abbandona il territorio culturale lucano al nulla di una politica irrazionale e poco propensa ad ascoltare le aspettative e a rispettare le peculiarita’della regione. Occorrono in tempi brevi interventi mirati in controtendenza rispetto agli scellerati diktat del ministro. Bene ha fatto il presidente Bardi ad aderire alla petizione della Cisl. come importante segnale di reazione delle istituzioni”.  

“La nuova compagine governativa in itinere – continua – è chiamata ad operare e ad analizzare con spirito critico la situazione venutasi a creare, necessita una visione nuova, una prospettiva diversa del panorama culturale italiano. Basta con l’avallare o perpetrare atti decisionali frutto di pura matrice numerica, occorre veramente salvaguardare le realtà regionali, che ripongono nella piena valorizzazione del patrimonio culturale lo strumento fondamentale per lo sviluppo della loro economia. La Basilicata ad esempio, subirà ripercussioni e danni in termini economici proprio dalla sottrazione territoriale di alcuni uffici deputati a coordinare appalti e cantieri per cui non sono previsti bandi di gara, ma solo procedure ristrette a cui sono solite partecipare le aziende e le maestranze locali”. 

“Il quadro rappresentato – ancora Quarto - testimonia come molti input indispensabili per garantire benessere e sviluppo verranno affossati in virtu’ di una politica accentratrice, sorda e insensibile, lontana dal volere della collettività”. 

Il consigliere regionale Quarto conclude riaffermando la sua adesione alla petizione della Cisl a tutela del Polo museale lucano e della sua autonomia, con l’auspicio che “altre iniziative seguano alla stessa, aventi tutte come unico denominatore l’immediata abolizione del decreto governativo e delle conseguenze negative per la Basilicata”.

  

lc

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Per il consigliere di Basilicata positiva “bene ha fatto il presidente Bardi a richiedere in tempi brevi un incontro con il ministro, affinchè riveda il suo ingiustificato piano organizzativo”