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Viaggio a cavallo, Cicala: questa è la Lucania che mi piace
11 settembre 2019, 12:41
Presentata l’iniziativa che coinvolge i ragazzi ospiti del Centro di riabilitazione dell’istituto dei Padri Trinitari di Venosa e Bernalda. Per gli organizzatori dell’evento un test per mettersi in discussione e relazionarsi con il diverso da noi
(ACR) - Integrazione, condivisione, incontro, contatto con la natura e sfida dei propri limiti vi è tutto questo in “Viaggio a Cavallo”, la manifestazione organizzata dai Padri Trinitari di Venosa e Bernalda, che vede protagonisti i ragazzi ospiti del centro di riabilitazione dell’Opera dei Padri Trinitari, giunta all’undicesima edizione. Questa mattina, presso la sala A del palazzo del Consiglio regionale, gli organizzatori hanno presentato ai giornalisti il programma del viaggio che partirà da Venosa sabato 14 settembre con arrivo a Bernalda sabato 21 settembre 2019. Dieci le tappe per un totale di 270 chilometri.
“Un momento importante ed emozionante che dimostra quanto il tema della disabilità debba essere compreso e condiviso. Oggi mi avete trasmesso entusiasmo e quel vero coraggio di cui noi tutti abbiamo bisogno per affrontare le sfide della vita. Questa è la Lucania che mi piace”. E’ con queste parole che il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala, ha accolto alcuni dei ragazzi protagonisti di “Viaggio a Cavallo”. “In voi vedo l’esempio e la grande determinazione nell’affrontare un’esperienza molto impegnativa che vi vedrà attraversare ben 14 paesi della Basilicata a cavallo. Ringrazio i sindaci che hanno aderito a questa iniziativa e sono sicuro che l’accoglienza dei cittadini saprà dare il giusto valore a voi ragazzi che io chiamo ‘eroi’, per le grandi battaglie che quotidianamente sostenete per vincere gli ostacoli. Il mio plauso alla preziosa attività dei ‘Padri Trinitari’ al servizio delle persone con disabilità e al progetto di crescita e di inclusione che diffondono e condividono con le nostre comunità”.
Un esercizio per mettere alla prova l’abilità di ciascuno nel relazionarsi con il diverso da noi e per misurare la capacità di adattamento a situazioni imprevedibili. Ma anche sfida al confronto, fatica e resistenza, stimolo alla ricerca del nuovo, raggiungimento di un risultato. Per il direttore dell’istituto Padri Trinitari di Venosa e Bernalda, Vito Campanale, “questa iniziativa che, ogni volta, conferma quanto sia efficace e importante l’ippoterapia, diventa anche lo strumento per attestare il valore del lavoro di gruppo. Medici, fisioterapisti, istruttori, accompagnatori e volontari, tutti uniti in una logica cara ai Padri Trinitari, quella dell’integrazione tra ragazzi disabili e le comunità sociali con cui entrano in relazione”. Anche Campanale ha concluso il suo intervento ringraziando i ragazzi ospiti del centro: “Grazie ragazzi, questa sfida voi l’avete già vinta”.
Non si tratterà di una semplice azione del muoversi per andare da un luogo all’altro, come ha sottolineato l’ organizzatore dell’evento, Francesco Castelgrande, coordinatore del settore ippoterapia dell’istituto Padri Trinitari di Venosa e Bernalda, ma di allenamento alla conoscenza, di un’esperienza di crescita comune e di esplorazione di sé. “L’aspetto che voglio sottolineare - ha detto Castelgrande - è la genuina accoglienza che ci riservano le comunità lucane quando arriva la carovana. Ci trattano un po’ come si faceva con i viandanti di un tempo, offrendoci dolci e bevande ma, soprattutto tanto calore. Un’esperienza che tempra e che consente di scoprire ogni anno nuovi posti del nostro territorio, considerato che il percorso cambia per ogni edizione. Un ringraziamento va ai Sindaci dei comuni interessati dall’iniziativa che prontamente si sono messi a disposizione e a questi dieci cavalieri che, ogni volta, e in maniera sempre nuova, hanno qualcosa da insegnarci in termini di entusiasmo, tenacia e amore per gli animali”.