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Agricoltura, Braia: Quale futuro per giovani e filiere?
16 settembre 2019, 17:20
Per il consigliere di Avanti Basilicata “L'agricoltura è il comparto su cui puntare anche in futuro. Sono passati 6 mesi e abbiamo visto solo due bandi. Nel mentre i giovani agricoltori lucani aspettano e poco o nulla si muove sulla spesa”
(ACR) - “E’ arrivato il momento di capire dal Governo regionale che destino e quali attenzioni si vogliono riservare al comparto agricolo regionale. Sono passati 6 mesi e, da parte del dipartimento Agricoltura, abbiamo visto solo il bando sulla formazione e quello di qualche giorno fa sulle attività extra agricole. Nel mentre i giovani agricoltori lucani aspettano e poco o nulla si muove sulla spesa. Il pericolo disimpegno è enorme, purtroppo parlo con cognizione del dato lasciato in eredità, e nulla si comprende rispetto alla direzione e all’orientamento delle politiche agricole regionali”. Lo dichiara il consigliere regionale, Luca Braia, di Avanti Basilicata, già assessore all’agricoltura.
“Ho presentato, con i miei colleghi di opposizione Cifarelli, Pittella, Polese, Trerotola, una mozione su due argomenti di vitale importanza, sui quali - a mio parere prosegue Braia - si deciderà il destino del comparto agricolo regionale. L’Assessore Fanelli e il presidente Bardi dicano cortesemente una parola chiara ed inequivocabile sui temi della sostenibilità (-30 per cento uso fitofarmaci in agricoltura negli ultimi 5 anni, prima regione per incremento aziende ed ettari biologico in Italia, e ora che si fa?), giovani (+12 per cento imprese agricole under 35, quasi il doppio della media nazionale), ricerca e innovazione (Basilicata prima regione ad aver costituito i gruppi Operativi del PEI con il Psr), filiere. Sono state queste, insieme alla promozione nazionale ed internazionale delle nostre eccellenze agroalimentari, le direttrici di marcia dell'agricoltura in questi ultimi 5 anni, con risultati verificabili su valore aggiunto, Pil ed export (ultimo dato, fresco, vede +35 per cento) che non lasciano margini di dubbio sulla positività generata dall'azione messa in campo. Ora si tratta di capire se si vuole cambiare, o spingere e rafforzare il tratto identitario sostenendo ancora, con altrettanta forza, il settore facendo leva su tutte le risorse economiche disponibili e da ricercare. Occorre dimostrare con i fatti che l’agricoltura insieme al turismo rappresentano, anche per questa maggioranza, una priorità. Oppure dobbiamo spegnere i riflettori sull’unico grande nostro comparto che ha potenzialità ancora di crescita enormi? Ce lo dicano, almeno. Scorrere in toto o in parte la graduatoria dei 190 giovani agricoltori in attesa di sostegno, recuperando al massimo 10 milioni di euro, più o meno altrettanti occorrono per finanziare tutti i progetti di filiera che, dopo le verifiche generate dai ricorsi in itinere, faranno parte delle graduatorie ufficiali e definitive. Questo è l'impegno politico che chiediamo di assumere, alla vigilia di una fase fondamentale per lo sviluppo della Regione in cui è possibile una rimodulazione finanziaria del Psr e l'utilizzo virtuoso di una parte dei fondi che il rinnovo delle concessioni Eni, o la nuova concessione Total, potranno generare nelle casse della Basilicata”.
“L'agricoltura – aggiunge Braia - deve essere prioritaria e continuando assolutamente ad essere il comparto su cui puntare anche in futuro, perché recupera le nostre vocazioni e perché può essere, se incentivato adeguatamente, lo strumento fondamentale per la tutela dell’ambiente oltre che agire direttamente nei territori contro lo spopolamento. Si pubblichi presto anche il bando sull’agriturismo, pronto con le modifiche che abbiamo da mesi chiesto alla comunità europea, mettendo l'intero territorio lucano nella condizione di competere ad armi pari”.
“Si esca dall’equivoco - conclude il consigliere Braia - la Giunta precedente aveva lasciato anche strumenti pronti: è arrivato però il tempo di decidere. Invece rischiamo di perdere i fondi europei. Si provi a spendere lo spendibile oggi, si esca dallo stallo e si faccia capire ai lucani che si vuole continuare a puntare su ambiente, turismo ed agricoltura e su processi industriali Smart&Green. Il petrolio è una occasione per costruire un presente ed un futuro migliore ma non è certo l'unica possibilità per la nostra comunità”.