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Lingua dei segni, Mollica: presto la legge regionale

24 settembre 2017, 12:33

Il presidente dell’Assemblea ha partecipato a Venosa alla prima giornata di “Un giorno da segnare”, manifestazione proposta dall’associazione Vicolè “per far conoscere al pubblico il dinamismo del Festival internazionale del cinema sordo di Roma”

© 2013 - 23.9.2017_Mollica alla manifestazione di Venosa 'Un giorno da segnare'

© 2013 - 23.9.2017_Mollica alla manifestazione di Venosa 'Un giorno da segnare'

(ACR) - “La Basilicata si appresta a diventare la sesta Regione italiana ad approvare una legge per il riconoscimento della lingua dei segni e per la piena accessibilità delle persone sorde alla vita collettiva, con l’obiettivo di favorire l’inclusione sociale delle persone con disabilità uditiva attraverso la promozione del riconoscimento della Lis e l’istituzione dell’Albo regionale degli interpreti della Lingua dei segni Italiana”. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio regionale, Francesco Mollica, che ieri sera a Venosa ha partecipato alla prima giornata di “Un giorno da segnare”, manifestazione proposta dall’associazione Vicolè “per far conoscere al pubblico il dinamismo del Festival internazionale del cinema sordo di Roma in un contesto come quello del patrimonio artistico, culturale e monumentale delle città di Venosa e Matera”.

“Bisogna integrare la proposta di legge con una norma che stabilisca il livello di interpretariato – ha aggiunto Mollica -, perché la legge deve soddisfare ciò che il mondo dei sordi chiede e non quello che pensa di sapere il legiferatore”, ha detto ancora Mollica ricordando che “il Corecom Basilicata è stato il primo in Italia a sottoscrivere un’intesa con la testata giornalistica regionale della Rai per assicurare l’edizione Lis del Tg3 regionale della Basilicata ed a sostenere l’edizione settimanale del Tg web Lis del Consiglio regionale. Un servizio che sarà mio impegno continuare a garantire a prescindere dalle indicazioni, in senso contrario, che l’Agicom impone al Corecom”.

“Occasioni come questa – ha concluso Mollica - devono far entrare nell’anima un modo di vedere e un modo di vivere. La lingua dei segni non toglie ma dà pari dignità a tutti i cittadini. Solo una persona disabile su quattro trova lavoro in Italia. Non basta solo una legge, ci vuole una cultura nuova sul mondo del lavoro perché le persone sorde sono più discriminate delle altre nel mercato del lavoro. Dobbiamo abbattere tutte le barriere alla comunicazione e all’accesso al lavoro. Dopo un’attesa di circa vent’anni il disegno di legge per il riconoscimento della Lis e della Lis tattile arriva in Senato per essere discusso e, si spera, finalmente approvato. Un altro passo in avanti per l’inclusione e l’affermazione dei diritti dei sordi”.
 

Redazione Consiglio Informa

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